Stiamo per entrare nel vivo del tuo progetto musicale. Tutto ciò di cui abbiamo parlato, dalla rivoluzione digitale all’applicazione dei metodi legati alle startup, fino alla definizione del piano strategico, ti è servito per arrivare a questo momento con una nuova consapevolezza del mercato e delle tue possibilità.
Approfondiremo ora ogni aspetto della produzione e della promozione discografica, cercando di capire cosa puoi fare da solo e per cosa è invece necessario l’apporto di figure esterne, partendo dalla base del tuo progetto musicale, ovvero la produzione artistica.
Pur non esistendo un metodo universale e infallibile per avviare il tuo progetto dal punto di vista artistico, vale la pena ragionare su quale potrebbe essere, oggi, un buon metodo.
LA PRODUZIONE DIY
Partendo dalla tua idea musicale, prima di aver dato il via a qualsiasi altra attività sul tuo nuovo progetto, potresti iniziare a lavorare all’ideazione di un primo lotto di brani. Parti, ad esempio, dalla composizione di sette o otto nuove canzoni. Scrivile, suonale, correggile, provale e riprovale. Se hai una band provatele assieme, provatele tanto. L’energia e la creatività che un gruppo di musicisti ispirati può sprigionare è davvero sorprendente.
Quando la fase creativa di perfezionamento del testo, della melodia e della struttura dei brani ti sembrerà a buon punto, prova a registrare tutto senza troppe pretese tecniche. Andrà bene anche una registrazione in modalità basica, solo strumento e voce con un registratore d’occasione, come quello che hai nel tuo cellulare o sul tuo pc. Lascia decantare il tutto per qualche giorno e poi riascolta il materiale che hai registrato.
Lavora poi, in una seconda fase, per perfezionarli, arrangiarli e poi registrarli al meglio delle tue possibilità, questa volta non con il registratore vocale del cellulare, ma con gli strumenti più professionali che riesci a permetterti alla luce della tua dotazione attuale.
In questa fase dovrai curare con attenzione anche l’editing, cioè la scelta, l’organizzazione e la pulizia delle tracce audio da utilizzare nel mix finale. È un’attività che in genere l’artista attuale dovrebbe riuscire a gestire in piena autonomia.
TI SERVE UN PRODUTTORE ARTISTICO?
A un certo punto dovrai decidere se coinvolgere o meno un produttore artistico o un fonico che possa aiutarti a finalizzare la produzione dei tuoi brani. In questa importante decisione influiranno molto la preparazione tecnica (tua o di uno dei membri della tua squadra) sui processi di missaggio e il tipo di scelte arrangiative che avrai fatto per produrre le tue canzoni.
Se il tuo progetto ha un sound molto acustico e si basa su arrangiamenti complessi, probabilmente non potrai fare a meno di coinvolgere un professionista che abbia il gusto e l’esperienza per ottenere il massimo dal tuo brano.
Ma non sempre è necessario coinvolgere un tecnico esterno. Alcuni musicisti, utilizzando l’istinto, il proprio gusto e un po’ di conoscenze tecniche, possono essere in grado di realizzare dei mix funzionali, magari unici e particolarmente emozionanti. Nei fatti, non esiste un modo corretto per realizzare il missaggio di un brano. Il mix è una disciplina soggettiva ed esistono infiniti modi per equalizzare e trattare le tracce audio di una canzone. Tra l’altro, le eventuali sbavature di un missaggio si possono potenzialmente correggere in fase di mastering, magari facendo lavorare un masterizzatore professionista sui file stems del brano, in modo che possa equalizzare e trattare singolarmente le diverse sezioni del mix. Un file stems è un file audio aperto, multicanale, che contiene una traccia suddivisa in quattro elementi separati: ad esempio uno stem di percussioni, uno stem di bassline, uno stem armonico e uno stem di effetti o voci.
IL MASTERING
Il mastering è una parte spesso incompresa del missaggio ma, nei fatti, è molto importante. Si tratta di una rielaborazione eseguita sul mix finale di un brano musicale attraverso speciali equalizzatori e compressori, che possono cambiare anche completamente i connotati del mix di partenza. In questa fase, al di là di qualsiasi valutazione economica e pratica, un produttore artistico può essere di grande aiuto per mettere a fuoco, perfezionare e ultimare la produzione dei tuoi brani.
SCEGLIERE IL PRODUTTORE
Quella del produttore artistico è una figura che va scelta con grande attenzione. Non deve essere semplicemente un fonico, ma un partner che sceglierai in base alla sua linea artistica. Informati sul suo lavoro, il suo gusto, la qualità di quello che ha già prodotto. Anche se avrà inevitabilmente un costo, l’orecchio esperto ed esterno di un produttore artistico saprà consigliarti sulla scelta del sound, degli arrangiamenti, del tipo di mix di cui ha bisogno la tua musica e darà un valore aggiunto al lavoro che stai facendo.
In alternativa, se hai già sviluppato ottime capacità di produzione, non hai individuato una figura professionale di tuo gradimento oppure non hai il budget per affrontare questa spesa, puoi anche sperimentare in proprio un mix dei tuoi primi brani, magari da perfezionare poi in fase di mastering.
PREPARARSI ALLA PARTITA VERA
Affrontare in piena autonomia la prima fase della tua carriera artistica, confrontandoti con dei professionisti per realizzare tutto al meglio, può essere un buon modo per testarti sul campo prima di cominciare a giocare la vera partita.
Continueremo ad approfondire gli aspetti principali del tuo progetto musicale nei prossimi articoli, quindi iscriviti alla newsletter per non perderti nulla.
Questo articolo è estratto da La Musica Attuale – come costruire la tua carriera musicale nell’era del digitale, di Massimo Bonelli