I più importanti produttori italiani ci spiegano che in studio un errore può fare la fortuna di una canzone. Come è successo ad Andrea Suriani in questo brano dei Drink To Me.
Circa tre anni fa stavo registrando con i Drink To Me dei nuovi brani in studio. Uno di questi era “The Flood”. Durante le registrazioni, editando al computer, spostai accidentalmente alcune tracce della batteria. Ora, tutti sapete (spero) che la batteria si registra su tracce separate che, riprodotte all’unisono, vanno a comporre il groove originale suonato dal batterista con la possibilità di bilanciare meglio e a piacimento gli elementi che lo compongono.
Io, per sbaglio, spostai un paio di queste tracce, ignaro feci play e “Wow! Che è sta roba!?”. Il risultato non era affatto male. La batteria andava ancora a tempo con la canzone, ma si era creato un controtempo che, giocato solo in alcuni punti del brano, si sposava perfettamente col mood matto e psichedelico del pezzo. Se ascoltate bene l’inizio del brano, potete notare come dopo solo pochi secondi il pattern della batteria si rigiri su sé stesso, raddoppiando i colpi del rullante e del charleston per poi tornare dritto. Una roba che a suonarla dal vivo bisogna aver studiato Jeff Porcaro dei Toto o comunque essere molto bravi (ride).