Per un gruppo non c’è cosa peggiore di accorgersi, magari già dopo qualche anno e più di un disco pubblicato, di avere un nome brutto e di volerlo cambiare.
Si perdono contatti su Facebook e c’è il rischio di disorientare inutilmente la fanbase. Scegliete un nome che abbia personalità ma che non sia così complicato da mandare in tilt le ricerche di Google.
È come un tatuaggio, lo si può anche cancellare ma è meglio evitare che resti il segno.